Sono a casa. Raffreddato. Devo lavorare. Per tutto il fine settimana. Il Pitone è partito. Stamattina presto, ma torna anche presto. Giornata uggiosa, oggi. Che noia che barba che noia.
Mi concentro sui lati positivi: il Pitone fa la dieta, e non mi mangia i carboidrati. Posso quindi mangiare i carboidrati e senza i sensi di colpa (al Pitone piacciono assai). Penso: mi faccio un bel piatto di patate. Sì, col rosmarino! Sììììì! Accidenti, che trasgressione! E di sera, poi, così li assimilo tutti, ma proprio tutti gli zuccheri!!! Patate al forno per cena: questa sì che è vita!
L’entusiasmo però scema subito. Per quanto proibite, le patate al forno non sono in fondo così eccitanti per un blogger qual io mi vanto. Come per il post precedente, che vi avrei raccontato su questi schermi? Che mi ero lanciato nelle patate al forno e basta? E con che faccia?
Be’, con una faccia abruzzese, per esempio. Di chi ci ha gli attrezzi etnici ‘giusti’ per far diventare anche la ricetta più scema una piccola sensazione (e farvelo pesare, si capisce, anche solo un po’): il coppo. Trattasi di un coperchio di ferro con cui si cucina direttamente nel camino. Ve l’ho già spiegato in questo post.
Patate sotto al coppo (ricetta abruzzese apocrifa)
Le patate sotto al coppo sono una ricetta contadina abruzzese, che un giorno vi racconterò. Stasera non mi va di fare quelle, vorrei qualcosa di meno tradizionale e importante: ci vanno i peperoni arrostiti e stasera, da solo, sono in cerca di gusti più minimali. Quindi, ho pensato di cucinare le patate sotto al coppo, non di fare le ‘patate sotto al coppo’.
Ingredienti:
- patate;
- coppo.
Ho tagliato le patate a fettine senza arrivare in fondo. Le ho condite con sale, pepe, olio, rosmarino. Una, lo confesso, l’ho condita con dello strutto fatto in casa da amici (abruzzesi, of course). Le ho sistemate in una teglia di alluminio che, a sua volta, ho sistemato nel camino sotto il coppo, facendole cuocere per un’ora.
Dopo un’ora di cottura ho tolto il coppo.
Questo è il risultato
Adesso posso mettermi finalmente a tavola, e godere la mia cena proibita con le patate.
Però, col Pitone, via, sarebbe stato meglio.
Ciomp! 🙂
l’odorino si sente fin qua – e che belle! Avessi il camino, le farei pure io… Devo ancora riprendermi dal tacchino di ieri, una patatina arrosto ci starebbe a meraviglia!
Se vi va per San Silvestro si potrebbe bissare..
E quei poveretti che per tradizione regionale non hanno il coppo, come potranno mai saziarsi di tanta bontà?! Per me, che cucino da oltre 45 anni (ahimè!) si può ottenere un risultato mediamente soddisfacente anche in forno… o no?!
Silva, tutto quello che si fa sotto il coppo si può cuocere con buoni risultati nel forno. Però cotto sotto il coppo è tutta un’altra cosa, sempre. Se hai in programma un viaggetto negli Abruzzi ti do qualche indicazione su dove trovarlo. Così potrai aggiungerlo alla tua collezione di attrezzi da cucina. Ne vale davvero la pena, credimi. Buona serata, V.
Grazie!
Che meraviglia! Sono così belle da vedere e squisite da mangiare, che meriterebbero, di questi tempi natalizi di essere messe sotto il Presepe! E, come tradizione vuole, essere date da mangiare al Bambinello….
Grazie, Barbara speriamo solo che sto bambinello non ingrassi troppo… 🙂
Aspetto fantstico e tecnica innovativa. Devo solo costruire un camino e posso provarla.. eh eh he
Scherzi a parte sembrano davvero ottime anche se, come dici giustamente in chiusura, mangiare in compagnia è un’altra cosa fossero anche solo patate bollite.
🙂
Grazie, Master! Costruire un camino in casa è sempre un’ottima idea. E poi la compagnia cresce, eccome.
A presto
V.
Queste patate sono una meraviglia! Solo che io le ho mangiate al forno…
Per mangiarle sotto al coppo devo solo aspettare di avere un camino!
Apparte ció sei sempre bravissimo!
…oppure devi aspettare di venirmi a trovare una sera d’inverno. Sei sempre un tesoro xxx